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Gilda Brosio

Torino (1955)

Gilda Brosio

Gilda Brosio (Torino, 1955) ha studiato al Liceo Scientifico, prima, poi all’Accademia di Belle Arti, Decorazione con Francesco Casorati e pittura con Sergio Saroni. Questa premessa indica l’indecisione che mi ha seguito a lungo (natura, scienza o arte?). Infatti, anche le prime esperienze artistiche non sono state propriamente lineari: fotografia B/N rigorosamente analogica (il digitale neppure esisteva), still life, ore di camera oscura che mi hanno condotto alla realizzazione di alcune mostre:

  • 1984: Antichi Chiostri, Torino, presentazione di Paolo Fossati
  • 1987: Pabellón Villanueva, Real Jardín Botánico, Madrid
  • 1993: Palazzo Lascaris, Torino (collettiva).

In seguito, mi sono dedicata all’acquerello botanico, lavoro certosino, di attento studio delle forme vegetali da riprodurre. La mostra più significativa di quel periodo è un “Concorso di Illustrazione Botanica” del 2007, al Giardino Botanico di Lucca.

Nell’anno 2002, sotto la guida dello scultore Jim Hake e di altri ceramisti poi (Beth Cavener, Rafa Perez, Giovanni Cimatti, Akira Satake), sono arrivata alla lavorazione dell’argilla e altre tecniche ceramiche. Finalmente, un piccolo traguardo è stato raggiunto, anche se continuo lo studio su materiali nuovi da inserire nei lavori in terracotta (metalli, stoffe, fotografie). “L’argilla è uno strumento a tempo preciso e incerto, permette di tradurre forme esitanti e irregolari insieme a strutture più nitide. La terra è mezzo di resa immediata ma anche sedimento geologico. Ancestrale e alchemica nel suo essere intimamente legata ai quattro elementi.” E la natura, con le sue straordinarie manifestazioni, è la fonte ideale dove attingere idee e ispirazioni. Non solo per quanto esiste di meraviglioso, ma anche per le imperfezioni, concetto che presenta analogia con la filosofia giapponese del Wabi-Sabi, la bellezza delle cose imperfette, temporanee e incompiute.

Ho lavorato in campo artistico e editoriale, alla gestione del settore artistico di una libreria e con Renato Brazzani alla conduzione di un’Associazione artistica e culturale non-profit attiva a Torino, fino all’anno 2000 (“Il Salto del Salmone”). Ho insegnato tecniche di lavorazione ceramica.

Bibliografia e repertori più significativi:

  • 2014 Torino, Martin Arte, “In Due” con Renato Brazzani, Torino.
  • 2014/2012/2011 Murazzano (CN), Chiesa dei Battuti Neri, Murazzano (CN), collettiva.
  • 2011 Torino, Eventa, personale con Renato Brazzani.
  • 2010 Murazzano (CN), Palazzo Tovegni, collettiva.
  • 2010 Monforte d’Alba (CN), Palazzo Martina e Oratorio di S. Agostino, personale con Renato Brazzani.
  • 2011 Torino, Eventa, personale con Renato Brazzani.
  • 2014 Torino, Martin Arte, “In Due” con Renato Brazzani, Torino.
  • 2016, Savona, “Il vento”, Fortezza del Priamar, collettiva.
  • 2017 Bene Vagienna (CN), “Pittura e scultura a confronto”, Palazzo Lucerna di Rorà e Già degli Oreglia di Novello, collettiva.
  • 2017, San Giacomo di Entracque (CN), Simposio di Scultura “Pura Natura”.
  • 2017, Monforte d’Alba (CN), “Per vie di terra”, Oratorio di S. Agostino, collettiva, ideata da Gilda Brosio.
  • 2017/2018, Torino, Galleria del Ponte, collettiva.
  • 2018, Bonannaro (SS), “Seguendo i sentieri del rosso”, Govanor Art.
  • 2018, Torre Pellice (TO), “Impronte di artiste”, Civica Galleria d’Arte Contemporanea Filippo Scroppo, collettiva.
  • 2018, Mörfelden-Walldorf, “Impronte di Artiste”, Kommunalen Galerie, collettiva.
  • 2018/2019, Torino, Galleria del Ponte, collettiva.
  • 2019, Castellamonte (TO), “De Naturae Rebus”, collettiva.
  • 2019/2020, Torino, Galleria del Ponte, collettiva.
  • 2019/2020, Cracovia, Istituto Italiano di Cultura, collettiva.
  • 2020 e 2021, Bellissimi (IM), collettiva.
  • 2020, Torino, “Humana nature”, Galleria The White Lands, collettiva.
  • 2021, Nizza Monferrato (AT), Installazione all’interno dei Giardino Giusti.
  • 2021/2022, Capua, Museo Archeologico, collettiva.

Corsi di lavoro dell’argilla

Il lavoro dell’argilla ha attraversato tutte le civiltà ed è ancora presente nelle opere artistiche contemporanee. Non richiede strumenti complessi e costosi: le mani modellano direttamente la massa e gli strumenti, come sgorbie, spugne, ecc., vengono in aiuto per rifinire i dettagli. L’argilla naturale è il materiale preferito per la sua facilità di lavorazione; dopo la cottura in un forno professionale a temperature molto alte, tra 900 e 1200 °C a seconda della qualità dell’argilla, diventa durevole e solida. Per decorare le tue creazioni, si attende che siano completamente asciutte o cotte. Quindi, si possono dipingere con vernici acriliche o con patine ad effetto metallico per esaltare il rilievo delle opere.

Riguardo alle tecniche di modellazione e smaltatura per creare oggetti decorativi, imparerai da zero come modellare e smaltare la ceramica a casa, realizzando oggetti con l’argilla sia che richiedano la cottura nel forno da ceramica sia che non la richiedano. Imparerai a distinguere tra l’argilla cotta al forno e quella autoindurente, e a realizzare stampi in gesso che fungeranno da base per creare un’infinità di oggetti decorativi.

Gilda Brosio